Trattamento fistola anale
Le fistole anali fanno comunicare l’interno dell’ano con la pelle perianale. I risultati della chirurgia sono molto soddisfacenti : tasso di recidiva da 1 a 2 %.
- I principio chirurgico: guarire la fistola ( o almeno ridurre il tasso di recidiva)
- II principio chirurgico: evitare l’incontinenza anale
Nella fase di ascesso, la cosa più importante è quella di alleviare il dolore drenando il pus attraverso un’incisione. Ma resta da trattare la fistola.
Il trattamento della fistola anale è chirurgico e rispetta due requisiti: guarire la fistola e preservare la continenza anale in quanto i muscoli che assicurano tale continenza sono attraversati dalla fistola.
Ecco perché, in alcune forme, saremo obbligati a procedere in più tempi operatori.
1°) le fistole basse
Non necessitant più di una sola operazione .
Si ritrova l’orifizio primario con un colorante iniettato attraverso l’orifizio interno e si rimuove fino al muscolo che viene semplicemente sezionato.
Le cure post-operatorie sono semplici, il dolore é poco o nullo.
Questa procedura può essere fatta sia con una breve permanenza in ospedale di 48 ore o in regime ambulatoriale.
La cicatrizzazione puo’ richiedere 8 settimane.
Le complicanze sono molto rare( ipocontinenza ai gas in circa l’ 1% dei casi).
La recidiva nei centri abituati a questo tipo di chirurgia è di circa l’ 1%.
2°) le fistole più alte
Sono più rare e devono essere operate in due volte dopo un intervallo libero di circa 2 mesi.
Nella prima operazione, si seziona fino al muscolo sul quale si posiziona un filo senza trazione (il setone).
Le cure post-operatorie prevedono pulizia due volte al giorno della ferita e la permanenza media in ospedale di 2 o 3 giorni.
Seguiamo il paziente fino alla completa guarigione e in quel momento possiamo effettuare il secondo intervento chirurgico.
Consiste in una sezione progressiva del muscolo con il filo che viene tirato ogni 8-10 giorni, o da una sezione diretta.
Le complicanze sono poco frequenti : sanguinamento nel 2% dei casi, ipocontinenza ai gas e urgenza di andare in bagno quando le feci sono liquide nell’ 11%. Questi problemi regrediscono col tempo.
La recidiva è di circa il 2% nei reparti specializzati o che hanno l’abitudine de eseguire questi interventi.
3°) I casi particolari
La fistola a ferro di cavallo a volte richiede tre operazioni, la fistola intramurale è aperta verso l’interno del retto.
Infine, alcune fistole complesse o polioperate non hanno alcun trattamento possibile.
Tecniche di conservazione dello sfintere
E ‘sempre scioccante tagliare un muscolo che ha una funzione cosi’ importante.
Pertanto, la ricerca è orientata verso la conservazione del muscolo nel trattamento delle fistole anali.
Il lembo d’avanzamento (flap) :
Il percorso viene preso nel muscolo e nel retto e si abbassa un lembo muco-muscolo per coprire la porta primaria. Attualmente i risultati disponibili sono discordanti e questa tecnica richiede ancora ulteriori studi.
l’utilizzo della colla biologica
Si inietta una » colla » nel tragetto fistuloso per otturarlo.
I risultati sono ancora preliminari, promettenti nelle fistole semplici.